Pubblicate le Linee Guida sull’etichettatura degli imballaggi, unitamente al decreto di adozione firmato dal Ministro della Transizione Ecologica, Roberto Cingolani.

In data 16 marzo 2022, il Ministero della Transizione Ecologica (MITE) ha adottato, con decreto di natura non regolamentare, le Linee Guida sull’etichettatura degli imballaggi ai sensi dell’art. 219, comma 5 del D.Lgs. 152/2006 e ss.mm., dando seguito alle disposizioni dell’Articolo 11 del DL Milleproroghe.

In particolare, le Linee guida – qui di seguito disponibili anche in versione in inglese – sono state definite tenendo conto delle indicazioni proposte dal Consorzio Nazionale Imballaggi (CONAI) e potranno essere aggiornate o modificate periodicamente, alla luce di nuove disposizioni di legge (nazionali e/o comunitarie), nonché di nuove specifiche indicazioni, semplificazioni tecniche e modalità applicative dell’etichettatura, derivanti da successive consultazioni e confronti con le Associazioni di imprese.

Il documento si compone delle seguenti sezioni:

  • Introduzione
  • Approccio all’etichettatura
  • Contenuti dell’etichettatura: le casistiche
  • Come costruire l’etichettatura?
  • Entrata in vigore dell’obbligo ed esaurimento scorte
  • Etichettatura in sintesi
  • Glossario

Secondo quanto disposto dalle linee guida:

  • Su tutti gli imballaggi (primari, secondari e terziari) i produttori devono indicare la codifica alfa-numerica prevista dalla Decisione 97/129/CE;
  • Tutti gli imballaggi devono essere etichettati nella forma e nei modi che l’azienda ritiene più idonei e efficaci per il raggiungimento dell’obiettivo;
  • Sugli imballaggi destinati al consumatore devono essere presenti anche le diciture opportune per supportarlo nella raccolta differenziata;
  • Per gli imballaggi in plastica realizzati con polimeri o loro combinazione non previsti espressamente nella Decisione 97/129/CE, si può far riferimento alle norme UNI EN ISO 1043-1 per l’identificazione di materie plastiche non contemplate, e alla UNI EN ISO 10667-1 per identificare e riconoscere i polimeri provenienti da riciclo.

Si tratta quindi di un’importante strumento che fornirà un importante contributo per l’efficientamento sostenibile del settore, a vantaggio di consumatori e imprese.

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