Contributo a cura di Avv. Ubaldo Caracino, Nctm Studio Legale

La PSD2 e gli impatti sulla disciplina dei servizi di pagamento

In data 23 dicembre 2015 è stata pubblicata nella Gazzetta Ufficiale dell’Unione Europea, la Direttiva (UE) 2015/2366 del 25 novembre 2015 relativa ai servizi di pagamento nel mercato interno (Payment Services Directive 2) (“PSD2”) che modifica il quadro normativo europeo previgente, innovandone il contenuto e promuovendo condizioni di pari opportunità in favore dei prestatori di servizi di pagamento (“PSP”) e una tutela più accentuata agli utilizzatori dei suddetti servizi.

Le macro-aree, sulla quali è intervenuto, in modo più significativo, il legislatore comunitario sono:

  • L’introduzione di due nuove categorie di prestatori di servizi di pagamento: (i) i prestatori del servizio di disposizione di ordini di pagamento (“PISP”) (2) e (ii) i prestatori di servizi di informazioni sui conti (“AISP”) (3), identificati come “third party payment service provider” (“TPP”);
  • L’emanazione di nuove regole in materia di sicurezza dei pagamenti effettuati via internet che si fondano sul concetto di “autenticazione forte del cliente”;
  • La previsione di un nuovo regime in tema di responsabilità del prestatore di servizi di pagamento e di tutela dell’utilizzatore dei medesimi servizi.

Il legislatore comunitario ha delegato, poi, all’European Banking Authority (l’“EBA”) il compito di elaborare norme tecniche di secondo livello per armonizzare e completare il quadro di riferimento normativo sui servizi di pagamento, nonché, assicurare, mediante l’emanazione di orientamenti interpretativi vincolanti, una uniforme applicazione, da parte degli Stati membri dell’Unione Europea, delle regole introdotte dalla PSD2.

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