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In più occasioni abbiamo sottolineato l’importanza per le imprese nostrane di avvicinarsi a temi legati alla digitalizzazione, all’esportazione, strategie divenute determinanti per il successo e la sopravvivenza delle stesse.

In altre parole, è necessario per le aziende italiane identificare la giusta “via”, che permetta loro di varcare i confini domestici, e di porgere il proprio sguardo ai mercati internazionali.

Le decisioni da prendere in questo senso sono numerose, a volte complesse, ma il punto di partenza è sempre lo stesso: un’analisi attenta e dettagliata del mercato che si desidera raggiungere.

Primo passo: comprendere il contesto

Partiamo dagli ultimi aggiornamenti in materia export. Secondo quanto affermato nell’ultimo rapporto Sace, il valore dell’export italiano è tornato a crescere. Dopo il calo dello scorso anno, che ha portato ad una contrazione del 35%, assistiamo ad un recupero del 11,3% delle esportazioni di beni in valore, e del 5,1% dei servizi. Parliamo, in questo caso, di una parziale crescita, frenata specialmente nella componente turismo.
Il report analizza, inoltre, i principali partner commerciali per l’internazionalizzazione. Tra questi figura il Medio Oriente, nello specifico gli Emirati Arabi Uniti.

Si tratta, infatti, di uno dei mercati più attrattivi e promettenti, con un valore di esportazioni nostrane che supera i due milioni di euro (dato elaborato da infoMercatiEsteri; periodo preso in considerazione: gennaio-giugno 2021).

Il mercato EAU: profilo utente

Gli Emirati Arabi Uniti sono, senza dubbio, un mercato estremamente digitale. La popolazione del Paese risulta essere una tra le più connesse, e rientra tra i principali acquirenti del mondo.

Secondo le ultime analisi elaborate da We are social in collaborazione con Hootsuite, il 99% degli emiratini accede ad Internet; per l’esattezza, solo 100 mila abitanti non hanno la possibilità di navigare sul web.

Questo dato è importante sotto svariati punti di vista:

  • Prima di tutto, conferma l’alta percentuale di digitalizzazione degli utenti, ed i loro comportamenti fortemente orientati al digitale;
  • Inoltre, ci permette di affermare il seguente aspetto: il bacino degli acquirenti on-line è uno dei più giovani a livello globale: i millennials, infatti, rappresentano oltre il 65% del totale degli e-shopper.

A confermare quanto appena descritto, la media di tempo spesa dai consumatori su Internet. 7 ore e 24 minuti è il tempo record trascorso dagli utenti davanti un device: tra questi, è il mobile ad essere il protagonista indiscusso, con una percentuale pari al 97.6%.

Ma, veniamo ad un altro punto saliente: quali sono i canali che le aziende possono utilizzare per raggiungere questi consumatori? Gli utenti emirati sono soliti reperire informazioni su nuovi prodotti e servizi attraverso:

  • Motori di ricerca per il 34,6%;
  • Annunci pubblicitari sui social media per il 32,8%;
  • Retail website per il 30%;
  • Passa parola per il 29,4%;
  • Siti internet di brand o prodotto per il 28,8%;
  • Annunci pubblicitari su app mobile o tablet per 28,5%;
  • Commenti e raccomandazioni sui social media per il 27,5%;
  • In-store display e promozioni per il 25,9%;
  • Annunci sui siti internet per il 25,5%;
  • Reviews dei consumatori sui siti internet per il 24,8%.

I social media: uno strumento marketing strategico

I social media hanno una penetrazione del 99%, superiore a qualsiasi altro paese al mondo.

Ogni giorno gli utenti di età compresa tra i 16 e i 64 anni, trascorrono in media 2 ore e 55 minuti sulle piattaforme di social media, il che la rende la seconda attività online più popolare dopo la visione di trasmissioni televisive in streaming.

Tali informazioni offrono ulteriore chiarezza circa l’allocazione del budget marketing. I social media sono di fatto elementi chiave nell’ottenimento di risultati in questo mercato. Lo scorso anno negli Emirati Arabi Uniti sono stati spesi 171 milioni di dollari per la pubblicità sui social, registrando un aumento del 3% su base annua. Questo rende tale attività una delle categorie di spesa pubblicitarie più profittevoli tra tutti i media digitali.

Ora che abbiamo definito la necessità di integrare la propria strategia puntando sui canali social, cerchiamo di capire quali siano i più utilizzati in EAU.

Youtube è la piattaforma più popolare con 8,69 milioni di utenti, seguita da Facebook con i suoi 7,85 milioniInstagram registra un tendenziale incremento raggiungendo i 6,7 milioni di utenti mentre Twitter vanta 5,17 milioni di utenti

Un fenomeno in forte crescita nel Medio Oriente, ma in particolare negli Emirati, è l’aumento dell’utilizzo di App cinesi, come risultato della crescita degli investimenti diretti esteri (IDE) dalla Cina e del numero di turisti che, probabilmente, porteranno sempre più la loro tecnologia ed i loro servizi nella regione, comprese le piattaforme di social media

Pertanto, dovendo riassumere quanto detto, è necessario non solo tenere conto di strategie per l’affermazione della brand reputation e brand presence via social, che permetterà di catturare l’interesse del potenziale consumatore, ma di convertire l’eventuale intenzione in un effettivo acquisto. La soluzione? E-commerce.

Come avviare un’attività di eCommerce negli EAU? Dati e caratteristiche piattaforme

Il contesto di incertezza derivato dalla situazione pandemica ha sicuramente accelerato il livello di adozione di soluzioni e-commerce da parte dei residenti degli Emirati Arabi Uniti. Ad ogni modo, è importante sottolineare come alcuni fattori abbiano determinato questo rapido successo, tra cui:• l’elevata penetrazione e adozione di Internet, come esplicato nel paragrafo precedente;• l’adozione e supporto per piattaforme di pagamento elettronico;• una maggiore fiducia dei consumatori nell’e-commerce e nelle piattaforme di pagamento elettronico;• standard elevati e crescita delle infrastrutture logistiche. Ne consegue una crescita importante del numero dei suoi utilizzatori. Come evidenziato da una recente analisi condotta da Statista, sono 6.71 milioni gli utenti che acquistano prodotti online, per un giro d’affari di 27.08 miliardi previsto per il 2022.

Ora, un focus sulle piattaforme più utilizzate

Nonostante siano presenti Marketplace di spicco mondiale, come Amazon e Alibaba, nel Paese c’è una tendenza all’utilizzo preferenziale di piattaforme locali.

Prima fra tutte Amazon.ae, la piattaforma con più di 75.000 commercianti, dove i suoi utenti possono acquistare una vasta gamma di prodotti che vanno dall’alimentare fino all’automotive.

Nota interessante: dal momento che l’utilizzo della carta di credito non è comune in tutto il Medio OrienteAmazon ha realizzato un eCommerce in grado di accettare schede prepagate disponibili all’acquisto in diversi shop fisici. Il marketplace possiede anche un suo strumento di pagamento chiamato PayFort, che permette ai commercianti di vendere online non solo sulla piattaforma ma anche altrove. Il secondo marketplace più utlizzato nel Paese è Noon, fondato a Dubai dal miliardario Mohamed Alabbar, in cooperazione con il Fondo degli Investimenti Pubblici dell’Arabia Saudita. Il bacino di utenze viaggia in media intorno alle 15 milioni di visite.