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La missione è di diventare il punto di riferimento per le aziende italiane che sono riconosciute nel mondo per la qualità dei loro prodotti e interessate a vendere a oltre 350 milioni di potenziali compratori cinesi.

Fonte: Nova – Il Sole 24 Ore

Cominciamo da un numero: 9,2 miliardi di dollari. Questo è il giro di affari generato da Alibaba in un solo giorno di vendite durante il China Single Day dell’ 11 novembre 2014. Aggiungiamone un altro: 17 miliardi di euro. Questa è la dimensione dell’e-commerce italiano prevista per il 2015. In un solo giorno dello scorso anno le vendite di Alibaba sono state pari a oltre il 50% di tutte le vendite di e-commerce di un anno in Italia. Quando si parla di Alibaba, tutto assume delle dimensioni semplicemente enormi. “Sapevo chi fosse Alibaba e mi ero ben documentato in vista del mio primo viaggio nel quartier generale, ma non avevo percepito le dimensioni di tutto quello che riguarda la società, compresi gli spazi che occupa” racconta Rodrigo Cipriani Foresio, il nuovo numero uno di Alibaba Italia durante il nostro incontro.

“Nonostante Alibaba sia il più grosso e-commerce del mondo, pensavo che la società fosse principalmente focalizzata sul mercato cinese dove genera dei numeri incredibili” dice Cipriani Foresio. Lo scorso anno le vendite su Alibaba sono state pari a 370 miliardi di dollari di cui il 40% proveniente da vendite mobile. “Negli uffici di Alibaba invece si parla solo di internazionalizzazione e di renderla una delle aziende più grosse del mondo nei prossimi 10 anni” aggiunge il manager . L’obiettivo di Alibaba è di diventare un e-commerce globale utilizzando le proprie piattaforme per connettere ad esempio un venditore australiano a un consumatore europeo.

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