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Ristorante Solidale è il primo progetto di food delivery solidale. Nasce nell’ambito della legge anti-spreco 166/2016 che favorisce le donazioni di cibo senza scopo di lucro, farmaci e altro, con l’obiettivo di contribuire attivamente alla riduzione degli sprechi e alla sensibilizzazione dei cittadini e del mondo della ristorazione verso questi temi.

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PROGETTO IN GARA

Dati di contesto FAO – Fenomeno spreco alimentare

L’industry della ristorazione rappresenta un ambito che potrebbe contribuire notevolmente alla riduzione del fenomeno degli sprechi in quanto oggi, come stimato dalla FAO, questo settore insieme al consumo domestico genera uno spreco pari a 350 milioni di tonnellate di prodotti alimentari”.

Alcuni dati utili

  • Solo gli Stati Uniti gettano 46milioni di tonnellate di cibo l’anno, mentre il solo cibo buttato in Europa sfamerebbe circa 200milioni di persone (FAO)
  • Ogni anno 1/3 del cibo del mondo (1,3 miliardi di tonnellate) viene sprecato senza arrivare neanche a tavola (Fonte WWF)
  • Ogni anno le famiglie italiane buttano nella spazzatura il 19% del pane acquistato. Lo spreco domestico vale circa l’8% dei nostri costi alimentari. E così, alla fine dell’anno, finiscono letteralmente tra i rifiuti oltre otto miliardi di euro, circa 400 euro a famiglia (fonte: 2016, Waste Watcher è il primo Osservatorio nazionale sugli Sprechi, attivo per iniziativa di Last Minute Market)
  • Lo spreco alimentare domestico in Italia vale oltre 13 miliardi di euro ogni anno, circa l’1% del PIL (Fonte: Università di Bologna campagna Spreco Zero 2016)

Il progetto:

JUST EAT, come app leader in Italia per ordinare pranzo e cena a domicilio online, sceglie di mettere a fattor comune il proprio core business, sviluppando l’iniziativa Ristorante Solidale con l’obiettivo di avere un ruolo attivo nel nostro Paese per sensibilizzare e contribuire alla riduzione dello spreco alimentare, mettendo in comunicazione chi prepara il cibo con chi ne ha più bisogno.

PARTNER: i ristoranti partner, Ponyzero, Caritas Ambrosiana e Caritas Diocesana Torino, Comune di Milano e Città di Torino

COSA FACCIAMO: insieme ai ristoranti e a Ponyzero redistribuiamo eccedenze alimentari, prodotti freschi cucinati, non venduto e piatti solidali preparati e donati appositamente dai ristoranti a famiglie e comunità che ne hanno bisogno in città.

PATROCINI e PARTNERSHIP

  • Caritas Ambrosiana con cui collaboriamo per definire i luoghi caldi in città che necessitano di cibo e le comunità di accoglienza ideali;
  • Caritas Diocesana Torino, per l’identificazione dei nuclei bisognosi in città
  • Comune di Milano, dipartimento delle politiche sociali. Ha ottenuto l’appoggio dell’assessore Cristina Tajani, alle Politiche del lavoro, Attività produttive, Commercio e Risorse umane
  • Citta di Torino, dell’Assessore al Commercio del Comune di Torino Alberto Sacco
  • Pony Zero, partner logistico dell’iniziativa che si occupa del trasporto dai ristoranti affiliati a Just Eat con mezzi a zero emissioni

Dati dall’indagine Just Eat su 1.000 ristoranti su base nazionale:

Da un’indagine condotta da JUST EAT emerge che per l’83% dei ristoranti la problematica dello spreco è un tema importante su cui il 77% ritiene di poter contribuire attivamente.

Dai dati emerge purtroppo che i ristoranti buttano via il cibo, il 24% ogni giorno, il 26% più di una volta alla settimana e il 50% una volta alla settimana, un trend negativo che evidenzia la necessità di sviluppare progetti e azioni concrete a supporto dei ristoranti nella gestione della problematica.

Ad oggi l’introduzione di alcuni accorgimenti è ancora scarsa, in primis la soluzione della family bag è stata adottata solo dal 10% dei ristoranti nonostante il 53% dei clienti la richieda. Si punta di più sull’ottimizzazione della spesa 68% e donazioni di pasti ai bisognosi 20%.

In questo scenario l’iniziativa Ristorante Solidale è stata già positivamente accolta dai ristoranti, il 55% avrebbe infatti piacere ad aderire per contribuire a limitare gli sprechi e beneficiare delle agevolazioni previste dalla nuova legge. L’87% dichiara infatti di non sapere che la legge anti-spreco consente agevolazioni fiscali a chi è attivo nel limitare gli sprechi, delineando l’importanza per il 35% di ricevere maggiori informazioni sull’argomento.