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Le principali evidenze da uno studio Netcomm in collaborazione con EY

L’ecosistema dei pagamenti si trova oggi in una fase di forte cambiamento a livello globale. Le nuove tecnologie, la pandemia e le nuove direttive europee – PSD (Payment Services Directive) e IFR (Interchange Fee Regulation) su tutte – sono stati i principali fattori che hanno fatto crescere esponenzialmente la quota dei pagamenti digitali, portando a un progressivo mutamento delle abitudini di consumatori ed esercenti rispetto al momento dell’acquisto.

Dallo studio “Preferenze di pagamento dei consumatori nell’area dell’euro”, pubblicato dalla Banca Centrale Europea, sappiamo infatti che più della metà dei consumatori europei preferisce pagare con il bancomat o la carta di credito (55%), mentre solo una minoranza preferisce i contanti (22%). Il 94% della popolazione europea possiede comunque almeno una carta di pagamento (di debito o di credito), mentre la percentuale di europei che non ha accesso ad alcuna opzione di pagamento diversa dal contante è inferiore al 2%.

Siamo quindi nel mezzo di una trasformazione che sta investendo anche l’Italia, dove ci stiamo dirigendo, seppur con velocità ridotta rispetto ad altri Paesi europei e mondiali, verso la cosiddetta cashless society. E a trainare la crescita sono soprattutto i pagamenti contactless, che hanno registrato una crescita del 55% rispetto all’anno scorso, raggiungendo la quota di 126,5 miliardi di euro[1].

In questo quadro, la Ricerca realizzata da Netcomm in collaborazione con EY ha avuto l’obiettivo di analizzare il comportamento dei consumatori durante la fase di pagamento di un bene o servizio, mettendo in relazione le dichiarazioni esplicite degli intervistati con le motivazioni implicite e i sentimenti inconsci degli stessi rilevati tramite tecniche neuroscientifiche. L’analisi è stata svolta su sei diverse aree di indagine:

  1. categoria merceologica
  2. prezzo di acquisto
  3. tipologia di servizio
  4. valori e credenze personali
  5. tipologia di touchpoint
  6. percezione della Strong Customer Authentication (SCA)

L’analisi effettuata relativamente alla categoria merceologica, ad esempio, ha avuto l’obiettivo di analizzare la propensione di scelta del metodo di pagamento di un consumatore rispetto alla categoria merceologica del bene acquistato con prezzo stabile pari a 80€. Sono stati quindi associati dei prodotti specifici alle quattro categorie di analisi al fine di consentire all’intervistato di immedesimarsi nella fase di acquisto. Nello specifico sono state analizzate quattro categorie merceologiche: elettrodomestici, elettronica, alimentare e abbigliamento.

In sintesi, dallo studio emerge la forte propensione dei consumatori all’utilizzo di strumenti di pagamento alternativi alle classiche carte di pagamento. I pagamenti tramite conto bancario e il Digital Wallet risultano molto apprezzati dai consumatori intervistati, in particolare sono ritenuti più rapidi e semplici da utilizzare rispetto alle carte di pagamento. Queste evidenze confermano il fatto che le aziende devono fornire le giuste soluzioni di pagamento ai propri clienti e che non basta più offrire solamente strumenti tradizionali. Pertanto risulta necessario prevedere un insieme di soluzioni che vadano a soddisfare i bisogni dei clienti, customizzando l’offerta in base alla tipologia di clientela e al mercato geografico.

Per scaricare la versione completa della ricerca riservata ai soci Netcomm:
https://www.consorzionetcomm.it/download/studio-sulla-propensione-di-scelta-del-metodo-di-pagamento-durante-la-fase-di-acquisto/

 

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[1] ”Innovative Payments: the new normal”, School of Management del Politecnico di Milano, 2022